L’onda del K-pop ha coinvolto anche me. Ebbene sì! Ricordo che proprio quest’anno, passeggiando per casa, ho ascoltato una canzone che con il suo ritmo fresco e brillante mi è entrata dritta nel cervello: Dynamite dei Bts, il gruppo più famoso del panorama della k-pop music.

‘Cause I-I-I’m in the stars tonight
So watch me bring the fire and set the night alight (hey)
Shining through the city with a little funk and soul
So I’ma light it up like dynamite, whoa oh oh. Dynamite; Bts.

Introduzione

Cosa spinge così tante persone ad approcciare questo genere? Questa è la domanda che mi sono posto, a cui cerco di rispondere in un contesto psicologico. Prima di tutto però ho la necessità d’introdurre il lettore a quello che è e cosa rappresenta il k-pop.

La nascita e la crescita del K-pop

Il termine K-pop è l’abbreviazione della parola korean pop, genere musicale pop nato in Corea del Sud. L’embrione del k-pop prende vita già al termine della grande guerra di Corea con l’influenza musicale americana, questa è la carta con cui si apre la partita della k-pop culture che si sviluppa con maggiore concretezza all’inizio degli anni novanta.

La rapida ascesa del genere K-pop avviene con il debutto dei Seo Taiji and Boys, gruppo che a partire dal 1992 pone le basi per la modernizzazione del genere musicale rendendolo esplosivo attraverso l’introduzione di una combinazione sinergica di passi di danza, strofe rap e cantato pop.

Posta l’asta, come Armstrong sulla luna, nessuno si sarebbe aspettato che questo movimento, di lì a poco, avrebbe ottenuto risonanza mondiale!

Dietro l’angolo però si cela una catastrofe! La crisi economica coreana costringe molte agenzie musicali a chiudere i battenti, e così per far fronte ad essa, le restanti etichette decidono di investire sul pubblico giovanile. Ogni pubblico ha bisogno del suo beniamino e l’Idol rappresenta proprio questo!

Chi è L’Idol? È principalmente un cantante, che sia solista o appartenente ad un gruppo che rappresenta qualcosa di più, un vero e proprio esempio da seguire. L’Idol è un rappresentate, un creatore di contenuti che è al “servizio” dell’intero paese in quanto riflesso di colui che con costanza, disciplina e dedizione ottiene i risultati desiderati, un’icona vincente. Questo nel contesto psicologico, può essere definito come un composto degli archetipi di Puer e Senex, dove quel sentimento e quella voglia di eterna giovinezza e la mancanza di limiti (del Puer) incontra la disciplina, la responsabilità e l’impegno (del Senex), frutto queste ultime anche di una cultura societaria asiatica ben radicata.

Il contesto K-pop dal punto di vista psicologico

In apertura di articolo mi sono chiesto quali sono gli aspetti che coinvolgono le persone nell’ascolto del k-pop e, al riguardo ho individuato due elementi.

Il primo aspetto si chiama Emozione! Accentuata da una nota, che a mio parere, particolarmente incentiva l’aspetto emozionale, quella della diversità. La cultura asiatica, per un occidentale come me, esercita un fascino particolare, alimentato non solo dagli aspetti culturali ma definito anche da quella sfera percettiva inconscia che come una calamita attira verso il misterioso Oriente. L’emozione suscitata, secondo la mia opinione, è dovuta non solo all’effettiva bravura dell’Idol ma è oltretutto amplificata dalla diversità che ci lega. La diversità quindi è una potenziale cassa di risonanza che ha la funzione di ampliare l’emozione della persona, non necessariamente in funzione attiva ma implicitamente.

Il secondo aspetto è un fenomeno sociale che nasce insieme alla figura dell’Idol: la condivisione, che occupa una fetta importante dell’intrattenimento musicale coreano. La condivisione è vita! Siamo abituati a personaggi famosi che non hanno tempo da dedicare ai propri fans, ma gli Idol coreani sovvertono questa abitudine. Molte sono le azioni che muovono gli Idol in direzione del loro pubblico coinvolgendolo nelle loro vite e condividendo con loro momenti importanti. Mi vengono in mente i Bts, i quali spesso si ritrovano a condividere le loro esperienze e momenti come le premiazioni, appositamente con i loro fan. La condivisione avviene anche attraverso la creazione di veri e propri show che ruotano intorno alle vite degli Idol. Tutto questo è il collante che permette di rendere resistente un rapporto con i fan creando quella sensazione di essere parte attiva integrante di quel contesto. È questa l’ulteriore forza del K-pop, la condivisione!

L’industria musicale coreana ha fatto centro, sapendo veicolare le emozioni e quegli aspetti di condivisione riprendendo anche in parte dinamiche delle major pop statunitensi. Questi elementi vincenti sono unicamente frutto di strategie di marketing oppure c’è dell’autentico? In mia opinione non mi sento di escludere l’amore sincero che un Idol ha per il suo pubblico.

Conclusioni e curiosità sul mondo K-pop

Jung in realtà era un Idol, scherzo! Ma Jung in qualche modo è collegato al mondo del K-pop. Non te lo aspettavi? I Bts nel loro album “Map of Soul: Persona” approfondiscono quelli che sono i temi affrontati da Jung nel suo arco di vita. Cito il sito della BBC: 

Non è solo il titolo dell’album, però: i testi dei BTS approfondiscono i concetti junghiani della psiche, dell’ego e dell’inconscio collettivo, con un’attenzione particolare all’idea di Persona.
“Persona è un riferimento al teatro”, spiega il dott. Stein. “È la parola latina per le maschere che gli attori indossavano sul palco – e tutti noi indossiamo maschere, in un certo senso, quando usciamo in pubblico (BBC)

Il coinvolgimento diretto dei Bts con il mondo della psicologia del profondo ha prodotto un maggior interesse da parte del loro pubblico per questa disciplina e tale notizia riconferma come Psiche sia ovunque, che questa sia una terra desolata o nei testi delle canzoni di Idol coreani.

“Chi sono io?” è la domanda che ho avuto per tutta la vita / E probabilmente non troverò mai la risposta (Kim Nam-joon, Idol dei Bts in Intro: Persona)

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Info sull'autore

Gerardo Iannaci

Laurea magistrale Psicologia Clinica e della Salute. "Creare è vivere due volte". Albert Camus

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