Il vaccino fa impazzire
Il vaccino funziona sulla fantasia e sulla psicosi. Infatti sembra che chi abbia fatto il vaccino mostri immediatamente una riduzione dell’attività immaginativa e della fantasia.
Questo è quello di cui parleremo qui e dei rischi che si corrono nell’aderire alla campagna vaccinale. E lo faremo in modo empirico. No, non come al solito, citando immaginari, sogni, fantasie psicologiche no. Piuttosto abbiamo proceduto ad una prova sul campo. Per questo, da bravo operatore sanitario, mi sono sottoposto al vaccino e vi racconterò la portata enorme e gli effetti del vaccino.
E vi dirò di più… questo è un articolo fresco fresco poiché il vaccino lo ho appena fatto e quindi è una sorta di cronaca diretta.
Il vaccino e la Panacea
Prima di parlarvi del vaccino però vi vorrei parlare di Panacea, ossia la figlia di Asclepio che, a rigor di mito, è uno dei primi medici della storia. Il suo maestro diretto è stato Chirone. Ma tornando a lei a Panacea, sappiamo che è figlia della medicina ossia della volontà di trovare un farmaco che tutto curi e che da tutti i dolori ci sollevi. In verità nei templi di Asclepio avveniva un rito antico, quello dell’incubazione. Consisteva semplicemente nel dormire in un tempio a lui dedicato fin quando un sogno rivelatore non si fosse palesato. Poi, al risveglio Asclepio in persona leggeva il messaggio del sogno. Potevano farlo anche i suoi sacerdoti. Si potrebbe dire che gli psicologi siano eredi proprio di questa mantica mitologica. Sembra dunque che la cura globale, la panacea abbia un nesso diretto col sogno e, in questo senso, direi che le fantasie sui vaccini ci confermano il carattere squisitamente onirico della medicina e dei suoi rimedi.
Fantasie e psicosi prima del vaccino
In attesa del vaccino sono stato catturato e ho incubato una serie di fantasie imponenti. Sia chiaro che uno psicoterapeuta non è rappresentativo della popolazione poiché ha una spiccata predilezione per la contemplazione delle immagini della psiche. Quindi un cittadino medio, presumibilmente avrà qualche fantasia in meno. Fatto sta che prima di tutto mi sono venute a trovare le immagini meno plausibili e più iperboliche. Il 5G e tutte le fantasie legate al complottismo economico delle case farmaceutiche, i mercati di Wuhan. Direi che le iperboli sono state molte e ho anche considerato che “siete tutti d’accordo nel vaccinare solo me per vedere cosa mai mi possa succedere”. Ma che stupidaggini, mi son detto. Allora ho riposto nel cassetto queste fantasie (badate bene , non le ho di certo buttate) e mi sono ritrovato a passare ai molto più plausibili effetti collaterali tra cui non ho mancato di contemplare la morte. Seppur rapidamente, ho pensato ai miei figli e al fatto di fare testamento. Ma prima della morte ho onorato tutti gli altri e ho passato in rassegna effetti collaterali di cui ho sentito dire, dalla febbre alla spossatezza, dai brividi al mal di testa, dagli svenimenti alle emiparesi facciali… e poi ancora enuresi, diuresi, svenimenti, bolle rosse, bolle verdi, perdita temporanea della sensibilità visiva, diarrea, gonorrea, amenorrea… scusate ma dovevo fare la rima. Insomma l’elenco è stato lunghissimo e a tutti gli effetti ho dedicato un tempo ragionevolmente lungo.
Fantasie di potenza del vaccino
Ma la fantasia e la psicosi sono anche in un verso non depressivo ma maniacale, per questo ho onorato anche lei, Panacea. L’ho onorata iniziando a pensare che avrei smesso di aver timore delle malattie, che mi sarei levato la mascherina e che sarei andato in giro tronfio, a petto in fuori con una maglia con su scritto, da bravo vaccinato, “mi dovete tutti cedere il passo”. E ancora… ho fantasticato di partire, di starnutire addosso a chiunque, di abbracciare mia madre senza timore, di fare l’amore senza chiedermi se mia moglie avesse toccato qualcosa di infetto a lavoro, di abbracciare i miei figli anche se hanno un positivo in classe, di vincere la lotteria, di essere chiamato da Mattarella che, in pompa magna, mi invitava al Quirinale per un riconoscimento per l’impegno civile, e non dimentichiamoci la pace nel mondo. Si, lei, Panacea che pacifica.
Come avviene il vaccino
Poi è giunto il giorno e potete immaginare come mi sentissi. Con tutto quello che doveva accadere mi sembrava di non riuscire neanche ad alzarmi. Ho spento la sveglia quattro volte prima di tirarmi su. Poi figli a scuola e giro molto lungo per arrivare lì dove mi sarei incontrato con tutti gli dèi dell’Olimpo. Il dottore e le infermiere erano molto giovani e mi sono chiesto se fossero competenti a sufficienza. Poi mi sono seduto e ho dato le informazioni sul mio stato di salute. E, infine, ho girato la testa. Non sono un agofobico ma certamente sono un ansioso, dunque non volevo vedere l’ago e lui, l’ago non sembrava ansioso di vedermi. Quando l’ho sentito entrare nel mio braccio mi è sembrato poter contare gli strati epiteliali che stava attraversando, ma prima che finissi di contare lui già se ne era andato. Mi sono alzato e mi sarei aspettato un’ovazione, un tappeto rosso e poi volevo Mamma, si volevo mamma perché mi dicesse bravo. Sono uscito in un silenzio assordante e ho atteso che mi monitorassero eventuali reazioni allergiche e a quel punto…
Effetti del vaccino
A quel punto… Dopo il vaccino non è successo niente. Cazzarola niente di niente. Né paresi, né convulsioni, né febbre, né mal di testa, neanche uno starnuto. Gli alieni non sono arrivati, l’ammartaggio è avvenuto con successo, il telefono non si è sintonizzato sul 5G… niente assolutamente nulla e ho dovuto abituarmi gradatamente a quel nulla. Quasi sentivo la mancanza del gorgogliare complottistico dentro di me, la mancanza della morte così come della potenza onnipotente. Nie-nte! E ci sono rimasto male. Si un po’ come la storiella del paziente che uccide il terapeuta e dice che lo ha fatto perché lo aveva curato e, mentre prima si sentiva Dio, adesso si sentiva uno qualunque. Eccolo l’effetto del vaccino. È semplicemente un antipsicotico. Appena lo fai nel giro di poche ore, ti liberi delle voci nella testa, quelle dei social che ti riempiono di possibili effetti e volontà del vaccino. Ti liberi delle fantasie di morte e di potenza. Ti liberi e torni, immancabilmente, a essere quello di sempre. Ti rimetti la mascherina, ti sanifichi, tieni le distanze, rispetti i colori delle regioni. Insomma tutto assolutamente come prima.
Non so quanto il vaccino sia efficace, non sono un medico, so che serve per tutti e non a me, ma anche a me. Una cosa la so, so che ti leva tutto insieme quel gorgo di immondizia infodemica che aveva riempito i secchi dell’anima impedendoti di fare la differenziata come si deve.
Ciao, mi ha fatto bene “leggerti” perchè fra pochi giorni mi tocca e a dir la verità le voci di cui parli le sento tutte in testa. Buona giornata
Lucia