Le origini del senso di colpa

Secondo Sigmund Freud il senso di colpa nasce nel complesso di Edipo, ovvero nel momento in cui impariamo a distinguere il bene dal male.

Nella tradizione psicologia è univocamente chiaro che, mettendo da parte tutte le varie definizioni, il senso di colpa è direttamente proporzionale alla quantità di giudizio che usiamo per osservare il mondo e le persone. Più siamo giudicanti, più ci sentiremo in colpa.

Come “guarire”, dunque, dal senso di colpa?

Il senso di colpa ha una grande utilità dal punto di vista psicologico e sociale, ovvero ci orienta nel mondo. È indispensabile per capire cosa è bene e cosa non è bene fare. Tuttavia a volte il senso di colpa diventa invalidante, e ciò accade proprio quando l’ombra del giudizio diventa tanto ingombrante.

In che modo possiamo aver cura del nostro senso di colpa?

Imparando a giudicare, educando il giudizio.

Il Sentimento

Non possiamo astenerci dal giudizio.

Per Jung il giudizio era una delle quattro facoltà della Psiche, lo chiamava Sentimento, ovvero uno dei quattro tipi psicologici da lui descritti: Sentimento, Pensiero, Intuizione, Sensazione.

Il Sentimento è una modalità attraverso la quale prendiamo decisioni e giudichiamo il mondo che ci circonda. Questo tipo psicologico si basa sul rispetto della coerenza dei propri valori e credenze personali.

È attraverso il Sentimento che valutiamo e giudichiamo moralmente un’azione, un atteggiamento o un fatto.

Il giudizio

Giudicare, etimolgicamente, significa valutare attraverso un giudice interiore, rispettare le leggi interiori ed esteriori.

Quando giudichiamo qualcuno, un fatto o noi stessi, stiamo interpellando questo giudice interiore. Spesso non ci rendiamo conto di come il nostro giudice interiore opera nel mondo, tuttavia ha un ruolo fondamentale in tutte le scelte che compiamo.

Il senso di colpa: quando è giusto?

Il senso di colpa è come un masso che ci schiaccia ogni volta che compiamo qualcosa che reputiamo sbagliato. Tuttavia, come diceva Jung, a ogni passo verso l’individuazione si produce una nuova colpa, che richiede una nuova espiazione.

Dobbiamo, pertanto, imparare ad osservare la colpa dal punto di vista dell’individuazione.

I nostri peccati, errori, colpe sono necessari, altrimenti saremmo privati dei più preziosi incentivi allo sviluppo (C.G.Jung, Vol 15, p.139)

Come curare il senso di colpa?

Jung affermava che esiste un senso di colpa necessario al raggiungimento della totalità.

Come curare, a questo punto, il senso di colpa?

Smettendo di giudicare? No. In questo modo il giudizio diventerà la nostra ombra e la sua sintomatologia si esprimerà in modo più feroce.

La soluzione al senso di colpa sarà forse il perdono?

Negativo. Come afferma Ginette Paris, i mostri rifiutano la redenzione, ma richiedono un’educazione.

Educare il giudizio

Per “curare” il senso di colpa dobbiamo imparare a giudicare. Il giudizio necessita di un’educazione perché, come ho già detto, giudicare è indispensabile al vivere. La nostra vita si basa sui giudizi, ed è importantissimo giudicare, anzi è fondamentale saper giudicare.

Infatti, dal punto di vista psicoterapeutico, per emergere dal circolo perverso del senso di colpa dobbiamo lavorare sul giudizio che ci fa sentire in colpa, valutando in che modo la colpa che sentiamo sia necessaria al nostro processo individuativo.

Conclusioni

In questo momento storico è in atto una contro-educazione nei confronti del giudizio. Diciamo spesso “non giudicare”, ma purtroppo la negazione non è la strada giusta per l’espiazione dai sensi di colpa.

È proprio a causa di questa contro-educazione che il senso di colpa è diventato più sintomatico e invalidante nella vita di ognuno di noi.

Solo educandoci al giudizio sapremo rendere costruttivo il nostro senso di colpa.

P.S. CLICCA QUI per leggere Je ne regrette rien. L’imperdonabile e il senso di colpa

Taggato in:

Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

Vedi tutti gli articoli