L’Acquario, l’undicesimo segno zodiacale
In questo articolo vedremo uno dei dodici segni dello zodiaco sotto la luce della psicologia archetipica. Per comprendere al meglio l’analisi che faremo sul simbolismo di questo segno ti invito a leggere gli articoli introduttivi all’astrologia archetipica.
L’acquario (anche se sarebbe più corretto “anfora”) è, a dispetto del nome fuorviante, un segno d’aria. Il suo simbolo antico era una brocca, un’anfora, oppure un uomo che portava un contenitore con dell’acqua. Il termine acquario infatti non si riferisce al contenitore d’acqua, ma al suo trasportatore. L’uomo che porta l’acqua è colui che introduce alle piogge primaverili (versa l’acqua), ed infatti il suo periodo va da fine Gennaio a fine Febbraio.
L’Acquario è il grande segno ecologico. Il senso di ecologia è insito nel greco oîkos “casa”. La casa dell’ecologia non è però la dimora, come nel Granchio, ma la comunità. L’Acquario è un segno dominato da logiche comunitarie, non dimentichiamoci infatti che il suo archetipo è la razionalità profonda. Mentre quella del Capricorno è intima, la razionalità dell’Acquario è appunto comunitaria.
L’Acquario pensa sé stesso come membro di una comunità su modello di alveare, dove tutti sono parte di un bene comune da tutelare. Qui emerge fin da subito un grande difetto potenziale dell’Acquario, che nella sua grande capacità di vedere l’insieme, appiattisce tutti i soggetti, non distinguendo le peculiarità di ciascuno. L’egualitarismo estremo dell’Acquario si traduce, negli individui più involuti, in una forma di appiattimento sociale, dove ogni persona ha un valore solo laddove rispecchia determinati parametri. Non dimentichiamoci che l’Acquario è la penultima fase evolutiva dell’essere umano, ed è infatti seguito dai Pesci, in cui l’egualitarismo è sostituito dall’altruismo: i soggetti hanno valore in quanto soggetti, in ciò che li rende diversi, e non in ciò che li rende uguali. Il Pesci guarda tutto con soggettivismo estremo, l’Acquario è totalizzante, non si ferma al singolo, ma guarda al bene comune di tutti, il che è anche un grande pregio. L’Acquario è infatti il segno delle grandi cause, dell’attivismo, della lotta per i diritti.
È un segno molto energico, molto dinamico e governato da forti valori etici. È un segno che si trova a metà dell’inverno, che si prepara per la rivoluzione che porterà la primavera, ed infatti l’Acquario è un segno rivoluzionario, ma nella sua ricerca di un mondo libero ed egualitario risulta a volte vittima del suo stesso libertinismo, che viene controbilanciato da un carattere che a tratti risulta vanitoso. L’Acquario ha un istinto innato verso la libertà, si spende e combatte per ideali superiori, ma la sua idea di libertà è d’aria, come l’elemento che lo domina, dunque paradossalmente opposta a quella dei segni d’acqua, che vedono la libertà nell’esclusivo rapporto d’amore con un altro. L’Acquario invece difficilmente ama vincolarsi ad un legame affettivo stabile.
È un segno molto originale e carismatico ma a tratti eccessivamente dissoluto, e in questa sua volatilità, tipicamente d’aria, non riesce ad approfondire legami e rapporti stabili. È dominato dall’archetipo del raziocinio profondo, dunque è più mentale che spirituale, è più logico che emotivo, ma non è necessariamente freddo o anaffettivo come molti pensano. Il problema dell’Acquario, che è poi il suo scopo evolutivo, è quello di conciliare i suoi grandi ideali di libertà con la necessità di non perdere di vista ciò che gli sta vicino, onde non risultare troppo egoisti agli occhi delle persone care.
L’Acquario crede di dover amare in modo non convenzionale, ma non può portare il raziocinio o un’idea razionale di libertà laddove dovrebbero governare i sentimenti. Una volta superato questo effetto che può portarlo ad una certa freddezza ed egoismo, l’Acquario si dimostra un grande pacifista, capace di battersi anche per gli altri in difesa della loro libertà.
L’Acquario è in sé il segno eroticamente più debole. Non possiede una grande spinta libidica o pulsionale, ed infatti Marte in Acquario può risultare lesivo per i rapporti sessuali, così come Venere in Acquario può portare ad una difficoltà di espressione delle emozioni ed elaborazione dei rapporti emotivi, ma piuttosto ad un innato senso di anarchia (nel bene e nel male). Detto questo l’Acquario ambisce a relazioni fuori dal comune, più sociali che intime, ricche di interazioni e stimoli. Solo se fortemente stravolto o coinvolto da un’altra persona l’Acquario si decide a mettere radici, ma ha bisogno che l’altra persona condivida necessariamente i suoi ideali.
È un segno creativo, spiritoso, elettrico, frizzante, giocoso, indomabile, e necessita di ampi spazi di espressione. Non ama la dimensione casalinga, che vive come privativa e monotona. Tendenzialmente non si trova bene con partner gelosi o possessivi. L’Acquario cerca ampi spazi di espressione, vive ogni impegno come una privazione, vuole soddisfare il suo bisogno, spesso opportunistico, di comunicazione e compagnia. L’Acquario ama comunicare con gesti simbolici e in cui si mette in mostra. L’Acquario è disinvolto e ama le lusinghe e questo può portarlo ad una certa instabilità, mentre nelle forme più evolute l’Acquario mette il suo ingegno al servizio della costruzione di una realtà affettiva appagante e sicura. Raramente l’Acquario evoluto è egoista con la persona che ama, ma pretende che alcuni suoi spazi rimangano privati, e se esclude il partner da queste sfere spesso può, giustamente, essere accusato di egoismo o opportunismo.
La tendenza al tradimento è un elemento forte nell’Acquario involuto che ha un’idea distorta di libertà. L’atteggiamento dell’Acquario evoluto si distacca da un’idea di libertà per la libertà, e raggiunge una consapevolezza di libertà come pace interiore.